Lo strano caso Eugenio Montale

di e con Giovanni Succi e Andrea Manzoni

Eugenio Montale costituisce un vero e proprio “caso”, indagato dallo spettacolo con le movenze di un giallo, nei due eventi lontani nel tempo, agli antipodi l’uno dall’altro: l’esordio e il Premio Nobel.

Con le movenze del giallo e dell’indagine radiofonica, a tratti comica e a tratti tragica, i due conduttori raccontano la genesi travagliata della pubblicazione degli OSSI DI SEPPIA, con letture integrali musicate di alcuni dei componimenti iconiche della prima raccolta dell’autore ligure. Intervengono nel racconto stralci di conversazioni private estratti dagli scambi epistolari dell’autore, alla disperata ricerca di un editore. Lo trovò in Piero Gobetti, che pubblicò “Ossi di seppia” e poi morì a soli 25 anni in circostanze misteriose. Lo spaccato di un’epoca, la centralità della figura di Gabriele D’Annunzio, le folgorazioni del giovane Montale, il testo in versi inteso come una vera partitura in lettere e silenzi. Lo spettacolo presenta in modo informale il contesto storico e letterario in lingua italiana della fina dell’Ottocento e dei primi del Novecento.
A monte un panorama poetico di grandi nomi tardo ottocenteschi: Carducci, Pascoli e su tutti D’Annunzio, vera popstar capace di segnare l’immaginario collettivo dell’epoca. Altri fenomeni già più pienamente contemporanei, come il Futurismo con i suo strepitosi manifesti di rinnovamento; Guido Gozzano, voce già ironicamente post-moderna; Ungaretti con i suoi versi rarefatti segnati dalla guerra; e una linea ligure in parte dialettale e in parte italofona di autori minori. Quali ruoli ebbero nella genesi di un il testo che separò il passato dal futuro della letteratura in versi in lingua italiana e ne rivoluzionò il linguaggio? L’esordio poetico di un dilettante destinato al commercio. Quello stesso che cinquanta anni dopo “Ossi di seppia”, nel 1975, terrà uno storico discorso il lingua italiana davanti alla platea internazionale del Nobel sulla sopravvivenza della poesia contemporanea. Se caso lo si volesse chiamare, sarebbe lo strano caso Eugenio Montale

Collaborazioni

Giovanni Succi - autore, attore, canzoni
Scrittore e speaker. Laureato in Lettere all’Università di Genova (1996) in Storia della Lingua Italiana con il prof. Vittorio Coletti (Accademia della Crusca); da allora impegnato nella divulgazione letteraria in ambiti diversi, didattici e teatrali, con spettacoli dedicati a Dante, Leopardi, Giorgio Caproni, Edoardo Sanguineti e altri. Co-fondatore della rivista letteraria “Il Maltese Narrazioni” (1989), musicista rock (Bachi Da Pietra, ecc.) autore di innumerevoli testi e racconti; il suo primo romanzo, “Amaro Succi”, è edito da Valige Rosse nel 2024. Direttore artistico degli eventi estivi a Castello Sforzesco, Milano (2022, 2023) e presso il Germi LdC, laboratorio culturale di Manuel Agnelli (primo in classifica M.E.I. 2024 tra i locali in Italia). Curatore della rassegna “Carne Fresca” dedicata a giovani artisti emergenti in ambito rock.

Andrea Manzoni - attore, composizioni
Pianista e compositore pluripremiato che lavora nel creare progetti musicali innovativi. Nel 2016 debutta alla Carnegie Hall e da li si esibisce in oltre 100 sale da concerto in Russia e numerosi teatri e festival a Hong Kong, in Germania, Svizzera, Cile, Perù, Tunisia, Algeria, Francia, Ungheria. Ha collaborato con artisti come Jan Bang, il batterista francese Aldo Romano, Valjeir Sigurdson. Dal 2002 è compositore per la RSI (Radiotelevisione Svizzera) nella scrittura di musica per il teatro radiofonico e collabora come compositore con il Teatro Sociale Bellinzona (Svizzera). È Vincitore della Borsa per compositori di musica per la scena SSA (2023) e Culture Moves Europe (2024) con una residenza di un mese nei Westfjord Islandesi. Ha pubblicato numerosi album in piano solo, trio, colonne sonore per il teatro e di musica elettronica. E' fondatore e direttore artistico dell’etichetta Another Music Records (Parigi).

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